Treedom
La foresta aziendale nasce dal nostro impegno verso un mondo equo e sostenibile. Insieme a Treedom abbiamo deciso di piantare 2.500 alberi.
Piantare un albero non è solo un gesto di sostenibilità a favore dell’ambiente e della biodiversità è sinonimo di vita e di speranza. Significa credere in un futuro migliore, riducendo l’inquinamento e garantendo nuove risorse alimentari e opportunità di lavoro.
Un gesto che trasforma i valori in cui crediamo in qualcosa di concreto.
È con questa convinzione che con l’aiuto di Treedom, abbiamo deciso di dare vita a una foresta di 2.500 alberi.

Treedom permette a persone e aziende di piantare alberi e seguire la loro crescita online, finanziando in questo modo anche il lavoro dei contadini locali di tutto il mondo. Ogni singolo albero, infatti, viene piantato, fotografato e geolocalizzato per essere visibile online, così da poter seguire gli effetti positivi che la pianta recherà al pianeta e a coloro che la coltivano.
Un progetto che apporta benefici ambientali e sociali come l’assorbimento della CO2 , la riforestazione, la tutela della biodiversità e il contrasto alla desertificazione, oltre al finanziamento dell’economia delle comunità e la formazione dei contadini locali.
Siamo fieri di aver dato vita a un’iniziativa nata dalla volontà di creare un legame profondo tra chi lavora in Bristol Myers Squibb, l’ambiente e le persone delle comunità locali.

Il Natale 2021 è stato l’occasione per inaugurare i primi 500 alberi in Italia, Tanzania, Kenya, Nepal e Colombia, donandoli ai nostri colleghi. Un impegno che proseguirà per i prossimi cinque anni, fino a raggiungere la quota di 2.500 alberi piantati.
Il nostro progetto, oltre all’Italia, interesserà altri Paesi in America Latina, Africa e Asia, con l’obiettivo di coinvolgere e migliorare la vita delle comunità locali, trasferendo loro competenze e assicurando la salute delle piante: garantendo agli alberi il perfetto habitat in cui crescere con un costante monitoraggio nei primi anni di vita. Treedom, infatti, grazie alla collaborazione con le associazioni già presenti nelle zone in cui viene realizzato il progetto, prende contatto con i contadini locali e insieme a loro elabora un piano forestale. La combinazione di specie di piante è sempre diversa per permettere ai contadini di raccogliere i primi frutti entro pochi anni dalla piantumazione.