B-NOW - Bristol Myers Squibb

B-NOW

13/02/23

Il Bristol Network of Women è un gruppo attivo a livello globale nato con l’obiettivo di guidare il business abbracciando la diversità di genere, grazie a una cultura delle pari opportunità.

Ampliare internamente la gender equity, diffondere in azienda una cultura che riconosca la diversità come valore, portare anche all’esterno un messaggio d’inclusione: gli obiettivi per il 2023 di B-NOW (Bristol Network of Women) sono chiari e, al contempo, ambiziosi.

B-Now

Pensato per favorire la crescita professionale femminile, il gruppo è uno degli 8 PBRGs (People Business Resources Groups) creati da Bristol Myers Squibb nel mondo e giunge in Italia nel 2018, coinvolgendo un gruppo ristretto di dirigenti donne per poi estendersi, nel 2019, anche agli uomini al fine di favorire l’integrazione di diverse prospettive ed esperienze. Da quel momento in poi, il team lavora per creare e comunicare una cultura basata sull’equità di genere, organizzando diverse attività, anche durante i due anni di pandemia, che in BMS hanno contribuito ad aumentare il senso di squadra. Fino al 2023, anno di rinnovo e ampliamento dei membri che oggi conta 30 colleghi.

Per comprendere meglio l’evoluzione del progetto, abbiamo intervistato tre figure di spicco di B-NOW: Laura Nocerino (CAR T Operation Lead), Sira Billera (Business Insight & Analytics Lead) e Ilaria Falcucci (Zeposia Commercial lead).

Laura, cosa vi ha spinto a trasformare B-NOW? Quante persone ha coinvolto questo passaggio?

Io sono entrata a far parte di B-NOW da un anno, in qualità di co-lead insieme a Elinora Pisanti, e uno dei primi obiettivi prefissati è stato quello di rinnovare e ampliare il gruppo per coinvolgere tutte le funzioni aziendali, sia locali che centrali. A tal fine, abbiamo lanciato una campagna di adesione 2022 con il claim “B-NOW Italia si trasforma” e oggi contiamo 8 nuovi Partners (Core Team) e 24 Influencers (Extended Team). Purtroppo, registriamo ancora una scarsa adesione dei colleghi uomini, che invece possono rappresentare un vero agente di cambiamento nella cultura dell’inclusione. C’è ancora molto lavoro da fare: le basi di una cultura di gender equity sono state gettate, ma molti pregiudizi culturali (inconsci) sono difficili da rimuovere. Per far questo, occorre dedicare tempo al progetto e disporre di un gruppo di persone più esteso che ci aiuti a diffondere i messaggi in maniera capillare.

Sira, quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati?

Innanzitutto, espandere internamente una cultura basata sulla gender equity attraverso iniziative che favoriscano una maggiore consapevolezza sull’attuale situazione. Viviamo un’epoca in cui l’uguaglianza di genere è, apparentemente, un traguardo raggiunto, ma la realtà è diversa.
In secondo luogo, intendiamo continuare a diffondere una cultura dell’inclusione che riconosca la diversità come valore. Affinché questo si realizzi, c’è bisogno di un maggior coinvolgimento e supporto dei colleghi uomini.
Infine, rinforzare l’awareness esterna, non solo tramite attività istituzionali, ma anche attraverso il nostro impegno a portare al di fuori dell’organizzazione la consapevolezza creata all’interno, attraverso i nostri network personali e familiari.

Ilaria, scegli 3 parole chiave che, per te, rappresentano il progetto, spiegandole brevemente.

Le tre parole chiave che credo possano rappresentare al meglio questo progetto sono diversità, equità e libertà.
Diversità perché determina lo sviluppo in ogni sua forma e dovrebbe essere considerata da tutti come un valore aggiunto in termini di creatività, innovazione e generazione di idee. La diversità, inoltre, sostiene la creazione di un’organizzazione inclusiva, in grado di accrescere il benessere aziendale e migliorare il work-life balance, con ricadute positive anche sulla qualità del lavoro.
Equità perché, in generale, l’osservazione del mercato del lavoro evidenzia ancora oggi, in molte realtà, una maggiore difficoltà di accesso per le donne a determinati lavori o posizioni apicali e un differenziale retributivo in base al genere troppo ampio. In tale contesto, sono orgogliosa di rilevare come BMS si distingua positivamente, dal momento che i nostri stipendi sono legati al ruolo e allineati al mercato.
Libertà perché, ancora oggi, in molti Paesi, le donne non sono libere da pregiudizi, sia nella vita professionale che privata e spesso questa ignoranza porta con sé violenza psicologica e fisica, in molti casi proprio all’interno del nucleo familiare. Per questo è fondamentale per noi lavorare sull’awareness, sensibilizzando e coinvolgendo i colleghi uomini sia per averli al nostro fianco e creare un ambiente aziendale migliore, sia per incidere a livello sociale, portando la nostra e la loro esperienza anche al di fuori di BMS.

Sira, Ilaria, lavorando a questo progetto cosa state imparando?

(Sira) Un aspetto importante che percepisco è il valore della condivisione delle singole esperienze personali o professionali. Durante il recente meeting “B-NOW Italia si trasforma”, il commento ricorrente è stato: “Mi auguro che in futuro né mia figlia, né le altre donne come lei debbano affrontare gli stessi ostacoli dovuti a pregiudizi e disparità di genere”. Per questo è importante continuare a parlare di ciò che accade, trasformando la consapevolezza in azioni concrete.

(Ilaria) Sto imparando che non si deve dare nulla per scontato e che è ancora necessaria la condivisione, la discussione e il confronto su questi temi. Credo ci sia ancora molto da fare, anche se in BMS siamo dei privilegiati, perché in molti contesti le donne continuano a subire prevaricazioni.  Gino Strada diceva che “i diritti sono tali se sono di tutti”, diversamente non si può parlare di diritti ma di privilegi. Dovremmo, quindi, impegnarci a migliorare le nostre condizioni interne ma anche a incidere nella società.

img

Laura, cosa avete in mente per i primi mesi del 2023?

Per promuovere l’equità di genere, occorre stabilire delle connessioni con il mondo che ci circonda, sia al lavoro che a casa, e promuovere un ascolto attivo. Attraverso i nostri partner e influencer, vogliamo creare in BMS una rete sempre più ampia di alleati impegnati in prima linea, dedicati a diffondere le call to action dentro e fuori l’azienda. Iniziamo il 2023 organizzando una campagna di attività, in linea con B-NOW Global e EMEA, per celebrare nel mese di marzo l’International Women DAY con il claim #Embracequity.
Proseguiremo, poi, con un piano di azioni concrete per arruolare nelle nostre file nuovi colleghi influencer uomini, perché l’equità ha bisogno del loro supporto. Non anticipiamo nulla di più, visto che anche la curiosità è un ingrediente importante e va dosato bene!